🧼 Il marketing non è la pubblicità
I nuovi prodotti Google, l'integrazione di Messenger e Instagram, le guide per il Black Friday
Il marketing non è la pubblicità
Mi cadono le braccia quando vedo professionisti del marketing lodare la creatività di una pubblicità ed esclamare “Geni del marketing!”. Purtroppo accade spessissimo su LinkedIn, ma non solo lì. Così ho scritto un post che mette in risalto i due motivi per i quali non si può confondere il marketing con la pubblicità. Se ve ne vengono in mente altri scriveteli nei commenti. Buona lettura.
2 cose che ho fatto questa settimana
Qualche giorno fa ho tenuto un webinar su come analizzare le performance degli influencer, basato sui benchmark estratti dall’analisi di circa 1 milione di profili social.
Mentre ieri sono stato ospite di una tavola rotonda organizzata dall’Istituto di Autoregolamentazione Pubblicitaria (IAP) per commentare una ricerca di Nielsen sui trend della comunicazione digitale. Per i marketer italiani intervistati sono: l’Influencer Marketing e l’Internet of Things, in parte anche gli advergame. La ricerca è spiegata qui, il video è qui.
📰 News
Dopo tanto tribolare sembra che TikTok negli Stati Uniti non scomparirà dagli app store. Un tribunale ha fermato l’ordine di blocco emesso da Trump. Ma la telenovela non credo sia ancora finita.
Facebook ha integrato Messenger in Instagram. Quindi i Messaggi Diretti verranno rimpiazzati dal sistema di messaggistica di famiglia (WhatsApp sempre più in un angolo). Si tratta di un ulteriore passo verso il progetto di messaggistica unificata. Un’integrazione che dovrebbe semplificare la vita degli utenti, ma che di fatto viene accelerata per rendere impossibile ottemperare ad un eventuale ordine di separazione dei prodotti (vagheggiato da politici ed enti regolatori statunitensi).
Google ha presentato i suoi nuovi prodotti hardware con un evento di soli 30 minuti, ben fatto, ma senza grinta. Va bene non esagerare con l’enfasi dei manager Apple, ma un po’ di entusiasmo in più aiuterebbe! Le novità più rilevanti:
Chromecast con Google TV a €69,99 con un telecomando ad attivazione vocale. Utile per trasformare le vecchie TV in smart TV e controllare tutti i canali da un’unica interfaccia (al momento non è supportato Stadia);
Nest Audio, il nuovo speaker intelligente con mid-woofer e tweet per una buona resa della musica, €69,99 (dovrebbe essere di fascia medio-bassa). Può essere accoppiato ad altri suoi simili e disposto in varie stanze di casa. L’assistente vocale permette di decidere dove dirigere il suono.
Pixel 5 (€699) non presenta grandi innovazioni. Sembra che Google abbia rinunciato a presidiare la fascia alta del mercato.
E’ resistente all’acqua, ha 8 GB di RAM, permette la ricarica inversa (cioè si può caricare wireless e fungere a sua volta come caricatore per gli auricolari). Il processore è di fascia media. La fotocamera ha anche un obiettivo grandangolare (che rimpiazza il tele presente del Pixel 4). Un sensore identico a quello presente nel precedente Pixel (Sony IMX363 da 12.2 megapixel). Per Google ormai la differenza la fa il software.
Unica innovazione è la funzione “Hold for Me” che attiva l’assistente nel caso di chiamate in attesa di un operatore, in modo che il chiamante non perda tempo. Alla fine della classica musichetta, l’assistente passerà la chiamata.
Mailchimp ha lanciato nuovi strumenti potenziati da algoritmi di Intelligenza Artificiale. Prosegue la sua transizione da software per le newsletter a piattaforma di marketing automation. Le nuove funzioni comprendono il “targeting comportamentale” per orientare le azioni verso chi è più propenso a comprare, raccomandazioni “data driven” su come migliorare le campagne, ma anche uno strumento che semplifica la creazione di asset visivi e dell’oggetto delle email. Tutte le novità.
L’organizzazione EIT Digital ha pubblicato un report sull’approccio europeo all’Intelligenza Artificiale. Da noi il MISE ha aperto una consultazione pubblica.
Intervista estesa a Elon Musk, che gigioneggia sulle sue imprese e sui pericoli dell’Intelligenza Artificiale.
📈 Stats
Cameo, l’app per richiedere messaggi personalizzati ai VIP, vende 5.000 video al giorno, con una spesa media per video di 60$. Quindi un volume di 300.000 al giorno e 110 milioni all’anno. Di questi Cameo intasca il 25% in commissioni. Non male. Ne avevo parlato qui.
TikTok, in una presentazione ufficiale di questa estate, ha mostrato i numeri degli utenti europei. In totale sono 100 milioni, il Regno Unito ne ha 17, la Francia 11, la Germania 10,7, l’Italia 9,8 e la Spagna 8,8. Nel nostro paese, così come in Francia e Spagna, circa 2/3 dell’audience ha più di 18 anni.
Come è cambiata la tecnologia in 40 anni? Basta guardare questo video sull’evoluzione di Microsoft Flight Simulator
🔧 Tools & Tips
Pinterest ha sito dedicato ai consigli per le festività, con una bella guida al Black Friday.
Inoltre ha lanciato “Story Pins” ossia le storie che non scompaiono come altrove. E un nuovo pannello di statistiche per gli influencer.
Instagram ha un mini sito per lo shopping…su Instagram.
Facebook, dal 12 ottobre, eliminerà l’opzione di attribuzione basata su 28 giorni. Rimane solo la finestra di 7 giorni.
I gruppi su Facebook avranno nuovi strumenti per gestire le discussioni e scoprire conversazioni.
AdEspresso: 6 trucchi per ottimizzare le conversioni.
Google dà ai venditori italiani la possibilità di mettere i propri prodotti nella vetrina “Shopping” gratuitamente. Una bella opportunità.
🎁 Goodies
Settimana di fissazione per Phoebe Bridgers, in particolare per il pezzo più movimentato del suo ultimo album “Kyoto”. Se vi interessa la genesi della canzone c’è un mini video/documentario del NYT