Cosa sono i Social Token?
Lascio Buzzoole, Cinema in VR, Guerra e fake news, TikTokizzzazione dei social
Ciao, questa settimana ho una notizia personale da condividere in anteprima con te.
Dopo quattro anni ho lasciato la mia posizione di CMO in Buzzoole. Sono contento di aver contribuito all’evoluzione di questa startup applicando strategie e tattiche di un marketing basato sui dati.
Ora è arrivato il momento di far crescere i miei progetti personali e di provare qualcosa di nuovo, privilegiando il lavoro da remoto.
Quindi se hai bisogno di consulenza di marketing e comunicazione, di formazione, di contenuti e di ricerche in ambiti innovativi, contattami rispondendo a questa email. 💖
Social token
I social token sono token (quindi codice software) emessi da singoli o da community che permettono a follower e membri di una comunità di partecipare, producendo valore e ottenendo in cambio una qualche utilità. Sono un fenomeno embrionale, ma interessante che ho studiato e condiviso in un post. Buona lettura!
Cinema, Marketing e Realtà Virtuale
La nuova puntata del podcast è dedicata alle trasformazioni dell’industria cinematografica. Su cinema, marketing e innovazione (film in realtà virtuale) ho fatto una chiacchierata interessante con Carlo Rodomonti, responsabile del marketing strategico e digital di Rai Cinema. Buon ascolto!
Follower paganti
Una mia intervista su Specchio, settimanale de La Stampa, sul fenomeno della monetizzazione dei follower. Si legge qui.
📰 News
La guerra in Europa è un incubo che non avevo pensato di vivere nell’era moderna. Anche l’ecosistema tech, oggetto di questa newsletter, è coinvolto nella tragedia che sta vivendo il popolo ucraino.
Il primo ministro dell’Ucraina Fedorov ha chiesto a Tim Cook di fermare le vendite in Russia chiudere il suo App Store. In attesa della risposta, Biden ha annunciato che ci saranno restrizioni alla vendita di prodotti statunitensi in Russia.
Sull’altro fronte, il governo russo ha intimato a Meta di fermare il fact checking e l'etichettatura dei post dei media russi (una semplice etichetta che avverte quando i contenuti provengono da fonti media legate al governo di qualsiasi nazione). Dopo il rifiuto di acconsentire è scattato il blocco parziale di Facebook in tutto il paese. Di conseguenza Meta ha tolto ai media di stato russi la possibilità di fare pubblicità e di monetizzare i contenuti.
I social media sono diventati lo specchio, non sempre fedele, della guerra in corso.
Su Instagram alcuni profili di meme sono stati trasformati in “pagine di guerra” che ripostano video non verificati.
Su TikTok l’algoritmo sembra si sia allineato (non so quanto spontaneamente) all’agenda dei media tradizionali.
Ho creato un account nuovo per vedere cosa mi proponesse, non avendo idea di chi fossi (solo i segnali provenienti dal mio dispositivo e cioè la localizzazione in Italia). Il 60% dei contenuti mostrava immagini della guerra o di Putin. In alcuni casi vere e proprie fake news, come l’avvistamento di una nave spia russa al largo delle coste laziali.
Un’amica sociologa, Elisabetta Zurovac, ha osservato anche la nascita di fake live create per lucrare ai danni degli sprovveduti (l’utente acquisisce monete digitali con denaro reale, con esse compra regali (icone/gif di rose e altro) che poi elargisce durante le live. Chi riceve i regali, li può convertire in diamanti digitali e, poi, in soldi reali).
E poi ci si imbatte in profili di soldati ucraini da oltre 1 milione di follower che ballano sul campo di battaglia. La distopia è servita.
Meta ha ospitato un evento dedicato all’Intelligenza Artificiale dove ha mostrato i suoi progressi in questo campo:
CAIRaoke un progetto che potrebbe permettere di interagire in modo più naturale con gli assistenti digitali. Insomma, avremo anche l’assistente Meta.
Traduttore universale: un modello di IA che dovrebbe tradurre in tempo reale da e verso tutte le lingue.
Builder Bot: un prototipo che permetterà di creare mondi digitali e aggiungere oggetti a scene virtuali semplicemente usando la voce.
Facebook ora ospita anche i Reels. Non c’è scampo alla tiktokizzazione dei social media. Punto di forza (almeno temporaneo) rispetto a TikTok è la monetizzazione attraverso "in-stream ads" (banner semi-trasparenti e "overlay ads" in basso nel video).
Twitch ha lanciato un programma per dare un reddito mensile ai creator in base alla quantità di ads ospitati nelle ore di streaming.
Tumblr ha lanciato un abbonamento da $4,99 al mese o $39,99 all’anno per evitare di vedere apparire pubblicità. Le stanno provando tutte per sopravvivere.
Reddit: l’app è stata ridisegnata con una sezione Discover per far emergere le community più interessanti (oggi sono più di 100.000).
🤦 Marketing?
Purtroppo Meteo.it continua a lucrare sulla paura (io l’ho disistallata da tempo).
📈 Stats
News online: grande crollo per l’audience dei giornali online, anche quelli che non hanno una corrispondente versione cartacea.
🔧 Tools & Tips
Spoke: uno strumento che permette di trascrivere il parlato da video meeting
YouTube aggiunge più analytics per i creator. Anche LinkedIn sta aggiungendo più dettagli per capire chi ha visto i tuoi post.
TikTok: un report sui trend culturali emersi nel 2021.
🎁 Goodies
Questa settimana è scomparsa una delle voci più profonde e intime del rock, che mi ha accompagnato dall’adolescenza, quella di Mark Lanegan. Per fortuna ho avuto modo di ascoltarlo dal vivo almeno una volta e di immortalarlo con la mia macchina fotografica (una vera impresa dato che il set era quasi totalmente al buio).
Alla prossima!