I social media decentralizzati: pro e contro
Alla scoperta della Community Economy, le slide di Musk, la potenza di ChatGTP
Ciao,
come va? Questa settimana ho dovuto affrontare un’ondata di troll/hater della parola metaverso, scatenati contro di me da Marco Camisani-Calzolari su tutti i suoi social (vedi FB o IG). Sono stato chiamato ”metaversovendolo” per aver pubblicato su LinkedIn un’analisi dell’ecosistema delle aziende che stanno costruendo il futuro di internet. Basito.
A parte questo, c’è una bella novità dalla piattaforma che ospita questa newsletter: la chat. In pratica, scaricando l’app di Substack potrai, oltre che leggere questa ed altre NL, anche partecipare ad una chat dedicata. Il tema lo posso lanciare io e poi ne possiamo discutere insieme. La proviamo?
I social media decentralizzati
Dopo aver parlato di Mastodon, la scorsa volta, mi sono reso conto che mancava un inquadramento generale della questione. E allora ho dato un’occhiata ai social che usano strutture decentralizzate (federate o peer to peer) per funzionare. Avranno un futuro? Sostituiranno i social che conosciamo. Buona lettura!
📻 AI Generativa: intervista a Radio24
Gianluca Nicoletti mi ha invitato a parlare di intelligenza artificiale generativa a Melog. Con me anche Massimo Nava, creativo ed esperto di questi temi. Buon ascolto.
📌 In partnership con Buzzoole
Buzzoole ha pubblicato un white paper per affrontare il tema di come le tecnologie del web3 possono provare a riequilibrare i rapporti di potere tra creator e piattaforme tecnologiche. All’interno, anche un excursus di come è cambiato il ruolo degli influencer: da ripetitori a media, poi ambassador e infine co-produttori di contenuti. Si scarica gratuitamente.
📰 News
Twitter: Musk anche questa settimana ha fatto il suo show. Prima ha pubblicato una foto della pistola che ha sul comodino, poi se l’è presa con Apple per tre motivi:
perché ha fermato gli investimenti pubblicitari su Twitter (è uno dei maggiori inserzionisti)
perché avrebbe minacciato di eliminare l’app dall’App Store
per la sua “tassa” del 30% (che Musk chiama “segreta”, anche se è ben nota) su tutte le transazioni che avvengono nelle app (dunque anche sugli acquisti degli abbonamenti di Twitter Blue).
Dopo qualche giorno Musk è andato in pellegrinaggio a Cupertino, ha incontrato Tim Cook e ha dichiarato di essere stato rassicurato sul punto 2. Sugli altri ha dovuto chinare il capo, mi sa.
Il suo tweet più interessante è stato quello che ha mostrato le slide sul Twitter 2.0 che ha in mente. Sarà “The Everything App” con un potenziamento delle funzioni video, dei tweet lunghi, dei messaggi privati criptati e dei pagamenti. Ha anche affermato che in 12/18 mesi Twitter supererà il miliardo di utenti mensili. Gli ho chiesto se intendesse utenti attivi o registrati, ma non ha risposto :)
OpenAI ha reso disponibile ChatGPT ossia il modello linguistico GPT3 addestrato per fare il chatbot. Il livello di scrittura e di conversazione che si riesce ad avere è notevole (anche se solo in inglese). Sembra particolarmente bravo a rispondere a domande tecniche e di sviluppo, ma anche con la scrittura se la cava bene. Qui c’è una lettera di Babbo Natale ad una bimba per spiegarle che non esiste. Un altro gli ha fatto scrivere una sceneggiatura, più la descrizione dei personaggi che sono, poi, stati dati in pasto a Midjourney che ne ha realizzato i volti. Io, invece, gli ho chiesto di immaginare una conversazione tra Musk e Dio. Giudica tu.
Si tratta ancora di una demo, ma Sam Altman (CEO di OpenAI) sostiene che “presto sarete in grado di avere degli assistenti utili per dialogare, ottenere risposte e suggerimenti. Più in là si arriverà ad ottenere anche la realizzazione di compiti specifici. E infine l’assistente vi farà scoprire nuove cose che non sapevate”. Una minaccia per Google?
Discord ha lanciato, in USA, una funzione che permette agli utenti di monetizzare gli accessi al proprio server.
Amazon: secondo il Washington Post sta diventando troppo piena di pubblicità tanto da impoverire l’esperienza di navigazione. Sono d’accordo: quel che è grave è che le diciture di sponsorizzazione sono piccolissime.
TikTok: un’intervista al CEO Shou Zi Chew spiega che hanno intenzione di proteggere i dati degli utenti statunitensi dai cinesi grazie alla creazione di un’infrastruttura sul territorio americano (project Texas). Sottolinea anche quanto siano attenti alla moderazione dei contenuti. Eppure, si potrebbe fare di più: Businessweek ritorna, con un reportage, sulle “challenge” pericolose per i bambini.
🔧 Tools & Tips
SEO: Giorgio Taverniti di
ha messo a disposizione un intero corso gratuito di HTML per la SEO nella forma di un video di 8 ore su YouTube.LinkedIn ha aggiornato le funzioni di analytics per le pagine nella sezione riguardante il tracciamento dei competitor. Ora si può:
Tracciare la crescita dei follower, i post recenti e l’engagement rate
Tener d’occhio i contenuti di tendenza dei competitor
WhatsApp ha aggiunto la possibilità di mandare messaggi a se stessi
📈 Stats
YouTube ha pubblicato le liste dei video più visti in Italia nel 2022. Svettano Mahmood e Italia’s Got Talent, ma ci sono anche creator nativi soprattutto tra gli Shorts più popolari.
Spotify, allo stesso modo, ha svelato gli artisti più ascoltati al mondo quest’anno. Vincono Bad Bunny (non so chi sia) e Taylor Swift. Tra i podcast quello dell’ignobile Joe Rogan.
Internet: il 37% della popolazione mondiale, 2,9 miliardi di persone, non ha mai usato il web (dalla lista delle 52 cose strane che Tom Whitwell ha imparato quest’anno).
🎁 Goodies
Questo nuovo spot di Apple sull’accessibilità ci ricorda come la tecnologia che sta nelle nostre tasche, ad alcuni semplifica la vita, ad altri gliela stravolge in meglio.
I Metallica sono tornati con un pezzo dal sapore classico. Alla prossima!
Grazie Vi : )