La mappa dei social nel mondo
Dopo 14 anni dalla mia prima mappa, il mondo dei social è ormai suddiviso in tre blocchi controllati da tre grandi aziende: Meta, Tencent (governo cinese) e Megafon (governo russo).
Ma se, a fianco ai social, consideriamo anche l’uso degli Instant Messenger? Come cambia la mappa? Scoprilo nel post e poi fammi sapere che ne pensi.
📺 In settimana ho fatto una chiacchierata con Gigi Beltrame sulle trasformazioni dei social nel 2022. La trovi su YouTube.
📰 News
Google ha proposto una soluzione per superare il tracciamento delle nostre navigazioni via cookies, limitandolo. Si chiama Topics API e permette a Chrome di aggregare le nostre tracce recenti in categorie tematiche generiche come fitness, viaggi, tecnologia (tenute per 3 settimane e poi cancellate). Queste informazioni vengono conservate nel browser in locale e non scambiate con server di Google. Quando l’utente si imbatte in un sito partner (che ha deciso di usare Topics API), il sistema sceglie i 3 argomenti più rilevanti delle precedenti 3 settimane di navigazione e li condivide col sito (in modo da permettergli l’erogazione di pubblicità inerente ai nostri gusti). La funzione potrà essere disattivata completamente da Chrome.
Si tratta di una soluzione che cerca di mediare tra gli interessi degli utenti alla privacy e quelli opposti degli inserzioni. Vedremo come sarà accolta da utenti, aziende ed enti regolatori.
Creator Economy. La CEO di YouTube Susan Wojcicki ha delineato le priorità di quest’anno. Verrà potenziata la funzione Shorts (i video brevi per contrastare TikTok) e saranno date più opportunità di monetizzazione ai creator (anche attraverso la vendita di NFT).
Quest’ultimo tema sta diventando caldo dopo lo sfogo virale di Hank Green, youtuber e tiktoker, che se l’è presa con l’app cinese che non metterebbe al centro i creator. TikTok ha istituito un fondo di 1 miliardo da destinare a chi produce video di successo. Il problema è che il fondo non è abbastanza capiente visto che essendo fisso, all’aumentare dei creator in competizione, il guadagno medio per ognuno cala. Per esempio nel 2020, Green otteneva 5 centesimi per 1.000 visualizzazioni. Ora, ne prende 2,5. Poi c’è il tema della trasparenza, in quanto il meccanismo di assegnazione non è chiarissimo.
Su YouTube, invece, il guadagno è proporzionale alle performance. Si viene pagati in base alla visualizzazione di spot piazzati nei video (cosa che non si può fare per i video brevi): il 55% delle revenue dello spot vanno al creator.
Spotify. Qualche giorno fa il mitico Neil Young si è svegliato e ha dato un ultimatum alla piattaforma di streaming: ferma il podcast di Joe Rogan che diffonde disinformazione sui vaccini o porto via la mia musica. Spotify non ha mosso un dito e Neil ha fatto quello che aveva promesso.
Secondo un memo interno, il podcaster non avrebbe mai formalmente infranto le regole relative alla disinformazione sul Covid, ma sappiamo quanto è facile aggirare le regole usando la parola.
Insomma, ad un certo livello i creator sono più importanti dei musicisti per una piattaforma che fa più utili quando viene ascoltato un podcast che quando viene suonato un brano. Ma se altri musicisti seguissero l’esempio di Neil? E se gli utenti decidessero di migrare altrove?
Intanto, visto che parliamo di marketing, Apple Music ha messo in homepage i dischi di Neil Young e Tidal si è affrettata a comunicare la sua guida alla migrazione.
The Sandbox: chiuso un accordo con Warner Music Group per la creazione di un “Concert Theme Park” all’interno del suo metaverso, dove ospitare i concerti di nomi come Ed Sheeran, Bruno Mars e Dua Lipa.
Tencent ha aggiornato QQ, la sua seconda chat più nota in Cina dopo WeChat, con “Super QQ Show”, uno spazio tridimensionale dove gli utenti possono socializzare, guardare video e giocare (alla base c’è Unreal Engine).
Google: un anno di ricerche scientifiche sull’intelligenza artificiale.
📈 Stats
Microsoft Q2: ricavi $51,7 miliardi (20% YoY), utili $18,8 miliardi. In salita gli introiti dal cloud (32%) e dalle vendite di Windows ai produttori di PC (25%).
I ricavi di LinkedIn crescono del 37%, mentre Teams ha raggiunto i 270 milioni di utenti mensili.
Apple Q1: ricavi $123,9 miliardi (+11% YoY), utili $34,6 miliardi. Crescono soprattutto i ricavi legati ai Mac (25%) e ai servizi (24%) cui sono abbonati 785 milioni di persone.
I dispositivi Apple nel mondo sono 1,8 miliardi.
🔧 Tools & Tips
TikTok: la pagina con i trend, ora mostra anche le canzoni più popolari.
SaaS: una collezione di esempi utili per chi sviluppa prodotti SaaS (landing page, UI/UX, advertising, flussi email)
Snapchat: i brand possono usare la funzione “Catalog-Powered Shopping Lenses” che permette di associare una lente di prodotto ad un catalogo di prodotti. Insomma ecommerce in realtà aumentata.
Facebook & Instagram: una guida passo passo alla creazione degli Shop.
Instagram: quando si programma una diretta, l’appuntamento appare anche sul proprio profilo.
🎁 Goodies
LinkedIn: c’è una gramigna che infesta il social dei professionisti. E’ stata definita “Broetry” ed è un formato di post in cui l’autore racconta un’esperienza personale, spesso con lo scopo di trarne una morale di vita, usando un’interlinea da poesia e un linguaggio banale ed emotivo. Il problema è che ‘sta roba inutile è premiata dalle regole dell’algoritmo e da tanti utenti. Qui si spiega bene il fenomeno.
Non posso non chiudere che con l’ultimo di Neil Young & Crazy Horse (e Nils Lofgren), direttamente dal loro fienile in Colorado.
Keep on rockin’ in a free world!
Ciao Vi!
Sempre grandi contenuti, la consiglio sempre sulla mia :)
Senti ma come elabori i dati. Se prendo SimilarWeb mi dice che al mondo il primo sito è Google e il secondo è Youtube, poi Facebook (quindi usando solo i social Youtube è superiore). Se prendo Alexa mi dice che YouTube è 2 al mondo e addirittura 2 in USA, mentre in USA Facebook è 5.
Sarebbe fighissimo fare una live su tutti i numeri dei social in base a tutti gli strumenti interessanti che ci sono in giro :)
Potremmo commentarli, sarebbe davvero bello!