Cos’è il metaverso?
Si inizia a riparlare di metaverso negli Stati Uniti e spesso lo si fa a sproposito. Sta diventando una buzzword appiccicata a tutte le novità tecnologiche, giochi, mondi virtuali, semplici applicazioni. Ecco perché conviene approfondire.
15 anni di Twitter: intervista al TG1
Twitter compie 15 anni e dopo un lungo periodo di immobilismo sembra aver imboccato una strada promettente, o almeno chiara: estendere il prodotto a nuovi formati e favorire la monetizzazione. Ne ho parlato sul blog e al TG1.
Ferragni a Radio24
La foto della neonata Ferragnez diventa la più virale su Instagram, 4,2 milioni di interazioni. Bisogna scandalizzarli per come i genitori influencer “usano” i propri figli? Ne abbiamo discusso con Gianluca Nicoletti a Melog.
📰 News
Twitter Spaces: ho fatto un paio di esperimenti con la nuova funzione solo audio di Twitter e posso dire che la qualità audio è migliore di Clubhouse. Molto bella la possibilità di visualizzare dei tweet nello spazio, in modo da arricchire la discussione. Utile la possibilità di aggiungere dei sottotitoli.
Tra i contro (si tratta ancora di una beta): l’interfaccia utente che non rende chiara la distinzione tra gli speaker e il pubblico e la mancanza di una funzione di programmazione degli spazi. Inoltre si sente la mancanza di meccanismi di viralità che rendano visibile lo spazio ai propri follower (Clubhouse manda una notifica a tutti i follower).
Se vuoi approfondire, qui ci sono le parole del capo del prodotto sulla strategia complessiva che comprende le future funzioni di monetizzazione.
Medium: il declino. Qualche giorno fa Evan Williams, CEO e fondatore di Medium, ha scritto ai suoi dipendenti-giornalisti lasciandoli liberi di dimettersi perché i piani stavano cambiando. Tutto ciò a distanza di un mese dal tentativo dei lavoratori, fallito per un voto, di organizzarsi in un sindacato.
Ev sembra non credere più nel modello iniziale di Medium: un mix di piattaforma di pubblicazione e di azienda editoriale (9 i magazine di proprietà), che avrebbe dovuto garantire un sostegno agli scrittori più bravi (in grado di attrarre persone per letture lunghe). Su Medium ci sono una serie di contenuti gratuiti ed altri disponibili in abbonamento.
Ciò che è successo è stato che i contenuti migliori (creati da giornalisti interni o firme pagate per scrivere) non hanno avuto l’effetto di trasformare un numero elevato di lettori in abbonati. Gli abbonamenti non vanno malissimo (sarebbero oltre 700.000 per oltre 35 milioni di ricavi), ma nel 2020 la crescita si è fermata. Inoltre i contenuti di valore non sono riusciti a tenere il passo con quelli di più bassa qualità.
Colpa anche di un algoritmo che avrebbe dovuto stimolare la lettura di pezzi simili, che non ha funzionato a dovere (addirittura il blog di Biden è stato accostato a contenuti più piccanti). E così il traffico del sito è rimasto legato ai motori di ricerca e ai social media.
Secondo The Verge i problemi risiederebbero anche in alti due fattori: nei pochi sforzi di marketing per promuovere il buon giornalismo e non semplicemente i magazine prodotti da Medium e nell’indecisione di Ev Williams rispetto alle traiettorie di sviluppo del prodotto.
A questo punto, abbandonando le aspirazioni editoriali, Medium rimane una piattaforma di blogging che offre (minime) opportunità di guadagno a chi ama scrivere. Una strategia simile a quella di Substack che parte, però, dal formato newsletter.
Anche Substack, negli ultimi giorni, sta vivendo momenti difficili a seguito dell’emersione del suo sistema di reclutamento di alcune grandi firme. È venuto fuori che l’azienda ha ingaggiato Matt Yglesias (ex Vox) proponendogli un salario di 250.000 dollari per il primo anno in cambio dell’85% degli introiti dei suoi abbonamenti (in casi normali la piattaforma trattiene il 10%). Qualcuno si è scandalizzato perché questa disparità di trattamento porterebbe ad illudere i giornalisti sulla reale profittabilità delle newsletter.
I CEO di Facebook, Google e Twitter sono stati ascoltati dai membri della commissione energia e commercio degli USA. Il tema? Gli sforzi fatti per bloccare la disinformazione e i messaggi d’odio. I politici hanno cercato di inchiodare i CEO forzandoli a rispondere “si o no” su temi molto complessi, ma non ci sono riusciti. Addirittura Jack Dorsey, durante la sessione, ha postato un sondaggio “yes or no” su Twitter che è suonato come una presa in giro. Lo stesso Dorsey è stato l’unico ad ammettere che Twitter ha giocato un ruolo nei disordini di Capitol Hill.
Purtroppo queste udienze servono solo come vetrina per i politici. Ma quel che è certo è che sarà un anno difficile per le grandi aziende tech perché Biden si sta circondando di sostenitori di politiche antitrust più restrittive (vedi Tim Wu al National Economic Council e Lina Khan alla Federal Trade Commission)
Burberry ha disegnato gli abiti di “Honor of Kings” il più popolare videogioco cinese (è arrivato ad avere 100 milioni di giocatori al giorno). La settimana prima Gucci aveva annunciato la vendita delle sue sneaker per $8.99, indossabili usando la realtà aumentata o nei giochi Roblox e VRChat.
Spotify ha reso disponibile in Italia Ad Studio, la piattaforma pubblicitaria self-service, che permette di creare e gestire campagne pubblicitarie.
A proposito di musica, il 2020 nonostante la pandemia ha fatto registrare un’aumento del giro di affari dell’industria discografica (+7,4%) proprio grazie ai ricavi dovuti allo streaming (report Ifpi).
Telegram dice di aver ottenuto $1 miliardo vendendo obbligazioni a non precisati investitori (c'è un'investimento di 150 milioni a fondi degli Emirati Arabi). Ciò permetterà all'app di sviluppare nuovi servizi per iniziare a fare utili.
David Dobrik, youtuber da 18 milioni di abbonati, è stato accusato di aver coltivato un clima tossico nel suo team, Vlog Squad, dopo che gravi accuse di stupro si sono abbattute su Durte Dom, un suo membro. YouTube ha sospeso ad entrambi le funzioni di monetizzazione e tutte le aziende che sponsorizzavano Dobrik hanno deciso di fermarle. Come se non bastasse, Dobrik ha perso anche gli investitori della sua app Dispo, di cui tanto si era parlato negli scorsi mesi.
📈 Stats
GroupM ha stimato che la triade tecnologica Google, Facebook, Amazon, durante la pandemia, è cresciuta nel mercato pubblicitario digitale statunitense dall’80% di share all 90%. Inoltre raccoglie oltre il 50% di tutta la spesa pubblicitaria USA.
Rand Fishkin, analizzando i dati Similarweb, ha rilevato che nel 2020 il 65% delle ricerche mondiali non ha generato alcun click (il 77% di quelle da mobile e il 46% di quelle da desktop). I risultati con zero click in parte si spiegano col fatto che ormai Google spesso mostra immediatamente la risposta al quesito (o comunque è facile intuirlo dagli snippet), in parte è dovuto a ricerche errate o non mirate (posso cercare “sneakers” e poi realizzare che avrei dovuto essere più specifico e cercare “sneaker nere”).
PUBG Mobile, il videogioco della Tencent, ha superato i 5 miliardi di incassi da quando è stato lanciato (2,7 miliardi solo nel 2020).
🔧 Tools & Tips
thatpart è un’app iOS che permette di ricavare una clip da un podcast, semplicemente facendo uno screenshot
SocialSizes.io un sito con i template delle giuste dimensioni per i contenuti dei social media e degli app store.
Kamua, un servizio per ridimensionare i video e adattarli ai formati verticali, grazie all’Intelligenza Artificiale.
Twitch: i più popolari influencer italiani.
🎁 Goodies
L’anno scorso Ed Harcourt ha confezionato un album tutto strumentale, molto emozionante “Monochrome to Colour”. Questa è King Raman.
Buon fine settimana!