Cos'è The Sandbox e come funziona la sua economia
Microsoft compra Activision, i brevetti di Meta per il metaverso, NFT ovunque?
The Sandbox: cosa c’è da sapere
Il metaverso è lontano, ma ci sono diverse realtà che stanno avvicinandosi all’idea, progettando territori tridimensionale con una propria economia. Uno dei più interessanti è The Sandbox che ho voluto esplorare per capire quali sono gli elementi di novità. Qui il mio approfondimento. Fammi sapere se lo trovi interessante che magari continuo con la mia esplorazione di nuovi territori del web3.
📰 News
Microsoft ha annunciato l’acquisizione di Activision, una dei più importanti produttori di videogiochi di qualità AAA per console, PC e smartphone (Call of Duty, Warcraft, Diablo, Candy Crush). L’operazione è la più importante mai realizzata dall’azienda di Redmond, vale ben 68,7 miliardi di dollari. Se gli enti regolatori non la osteggeranno Microsoft diventerà la terza maggiore società di videogiochi al mondo per fatturato, dietro a Tencent e Sony. Ciò vuol dire avere una posizione di vantaggio in quel mercato, ma anche non chiudere le porte ad esperienze immersive. Il metaverso è stato esplicitamente citato da Satya Nadella, che finora ne aveva parlato riferendosi all’ambito enterprise e non a quello consumer.
Google avrebbe iniziato la progettazione dei suoi occhiali per la realtà aumentata. Nome in codice IRIS, il prodotto dovrebbe vedere la luce nel 2024 e potrebbe avere delle connessioni con lo strabiliante Project Starline (ne avevo parlato qui).
Se Google Glass era in anticipo, questo potrebbe rischiare di arrivare dopo il dispositivo di Apple previsto per il 2023.
Meta sta depositando parecchi brevetti che descrivono il funzionamento della suo metaverso (che coincide con le sue applicazioni di realtà virtuale). Ad esempio quelli per il tracciamento dei movimenti oculari e del corpo e per la creazione di avatar fotorealistici a partire dal caricamento di una foto.
Qualche domanda potrebbero sollevare i brevetti che riguardano il modello di business delle nuove esperienze in tre dimensioni. Ovviamente c’è quello che prevede
dei negozi digitali nei quali acquistare prodotti digitali e reali. Ma c’è anche quello che esplora la possibilità di mostrare pubblicità personalizzata sulla base di età, genere, interessi e a come l’utente interagisce con la piattaforma.
In più c’è un brevetto che permette a terze parti di “sponsorizzare l’aspetto di un oggetto” all’interno di un negozio, attraverso un processo d’asta (simile a quello usato attualmente per l’acquisto di pubblicità).
Il marketing nel metaverso è un tema molto delicato che ho iniziato a trattare un anno fa nel mio libro. Fino a che punto i dati di tracciamento dei movimenti oculari e del corpo, raccolti per rendere realistica l’esperienza immersiva, saranno utilizzati anche a fini pubblicitari? Sarà tutto trasparente? E noi utenti acconsentiremo qualche beneficio in più?
Instagram sta iniziando a testare gli abbonamenti con un gruppo ristretto di creator statunitensi. In pratica si potrà far pagare, da 0.99$ a 99$, per i propri contenuti, in particolare Storie e Live. Gli abbonati riceveranno un “badge” di riconoscimento, un piccolo contrassegno che comparirà accanto al loro nome quando scriveranno un commento o invieranno un messaggio al creator.
Cina: allargata la sperimentazione della moneta digitale di stato. Lo “e-yuan” mira a sostituire i pagamenti fisici e ad “internazionalizzare” lo yuan (un quinto della popolazione già lo ha adottato).
Attraverso un’app dedicata, si possono trasferire soldi da una persona all’altra e pagare online e offline come già avviene per le rodate app di Ant e WeChat (che nei desiderata delle autorità cinesi dovrebbero perdere rilevanza nel tempo). I dettagli nel pezzo di Simone Pieranni.
NFT: La voce di Alessandro Baricco che legge il suo “Novecento” diventa un Non Fungible Token. Si può ascoltare liberamente su OpenSea, ma si potrà anche acquistare (l’asta partirà a marzo, anche se ci sono già le prime offerte).
L’iniziativa è lodevole, peccato che si sia scelto di conservare il file sui server centralizzati di OpenSea, anziché su IPFS (un file system distribuito). L’NFT, di fatto, non contiene il file ma solo un link ad un file che risiede su un server. Dunque, se il server è di proprietà di un’azienda che potrebbe fallire, il proprietario dell’NFT potrebbe ritrovarsi ad aver fatto un investimento a vuoto.
Anche Meta sarebbe pronta ad abbracciare il trend NFT. Potrebbe arrivare a breve la possibilità di “mintarli”, orribile neologismo usato per dire coniarli, e di mostrarli nei profili Facebook e Instagram.
Intanto Twitter ha deciso di permettere agli abbonati Twitter Blue (la sua versione a pagamento) di usare un NFT come foto profilo, collegando il proprio “crypto wallet”. Cliccando sulla foto, racchiusa non nel cerchio ma in un esagono, si avrà il dettaglio dell’oggetto digitale. Insomma la foto profilo passa dalla rappresentazione dell’essere a quella dell’avere.
Slideshare. Te lo ricordi? Si, quel servizio che serviva a condividere le nostre ignobili slide con il mondo. Ebbene, dopo l’acquisizione di LinkedIn è stato rivenduto a Scribd nel 2020 che ha provveduto a privatizzarlo. Come racconta Eleonora Pantò, per rientrare in possesso delle slide caricate bisogna fare un abbonamento!
📈 Stats
Netflix ha avuto un 2021 difficile. Ora ha 221,8 milioni di abbonati, di cui solo 18 milioni conquistati negli scorsi dodici mesi (non è riuscita a sfondare in un mercato florido come l’India). Colpa della concorrenza. Aspettiamoci un’espansione della sua offerta di giochi.
Bytedance, proprietaria di TikTok, ha visto crescere i suoi guadagni in misura inferiore all’anno precedente. Sono stati 58 miliardi di dollari (+70%), derivanti principalmente dalla pubblicità.
🔧 Tools & Tips
TikTok: ho scovato questo mini corso sulle tattiche di TikTok, creato da loro stessi (ma tenuto un po’ nascosto). Magari ti interessa.
Twitter ha rilasciato una serie di report sui trend di diversi settori.
🎁 Goodies
Da amante dei Coen non posso non consigliarti di vedere “The Tragedy of Macbeth” di Joel Coen su Apple TV. Una gioia per gli occhi, le orecchie e lo spirito.
E chiudiamo con un ricordo del mitico Meat Loaf che ci ha lasciati all’età di 74 anni.
Buon fine settimana!