I limiti del monitoraggio della rete
Il robot di Amazon / Le novità della ricerca di Google / TikTok presenta i prodotti per le aziende
I limiti del monitoraggio della rete
Dal 2010 ad oggi le possibilità di analizzare i fenomeni che si sviluppano in rete si sono molto ristrette. Ne ho analizzato le cause e mi sono chiesto: è ancora utile avere uno strumento per analizzare le conversazioni in rete? Buona lettura.
📰 News
Facebook ha deciso di rispondere ai reportage del WSJ (vedi newsletter precedente), rilasciando due documenti interni sull’impatto di Instagram sui teenager. Mostrano che tale impatto non è completamente negativo come fatto intendere dal giornale. Il WSJ ne ha pubblicati sei.
Intanto Zuckerberg vuole costruire il Metaverso in maniera responsabile e per questo ha annunciato un fondo da 50 milioni di dollari per progetti con partner esterni che approfondiscano le implicazioni di questo futuro mondo. Del Metaverso ho parlato spesso sul blog.
Instagram ha messo in pausa il suo progetto di una versione Kids dopo le critiche preventive di genitori, esperti, enti regolatori.
Amazon è anche una azienda di hardware come dimostrano i tanti dispositivi presentati questa settimana. C’è il nuovo Echo Show da 15”, i braccialetti per il fitness Halo View (con display), un termostato, un sistema di allarme, il nuovo campanello Ring Video Doorbell. Accanto a questi oggetti smart cui siamo abituati e che servono a “spingere” Alexa ovunque, l’azienda di Seattle ha rivelato alcuni assi nella manica:
Ring Always Home Cam è il drone che va in giro per casa controllando che non ci siano intrusi. Fu annunciato l’anno scorso e ora si possono richiedere gli inviti per averlo. Costa 249,99$.
Echo Glow è un display per ragazzi pensato per le videoconferenze, ma è anche un proiettore che può essere usato per giochi interattivi (avrà contenuti di Disney, Mattel e altri). Prezzo 299,99$.
Astro è il prodotto più interessante. Si tratta di un robot casalingo, una specie di Alexa con le ruote, che circola per casa ma non la pulisce come farebbe Roomba.
Gli puoi chiedere di andare in una certa stanza e portare un oggetto ad una certa persona (riconosce i visi). A distanza permette di vedere cosa succede in casa o controllare che si siano chiuse le finestre o spento il forno. Ovviamente lo si può anche interrogare come con Alexa.
E’ abbastanza brutto, ma è un primo esperimento di come l’azienda possa mettere insieme vari campi di esperienza: la robotica, il cloud, l’intelligenza artificiale degli assistenti personali. Al momento si può richiedere un invito e averlo quando disponibile al prezzo di 999,99$. Il prodotto serve anche a testare la predisposizione della gente verso questi assistenti casalinghi e la loro resistenza per questioni di privacy (anche se i dati sono conservati sul device). Un approfondimento di The Verge. E i dubbi di Motherboard.
Google durante l’evento “Search On” ha anticipato alcune novità che cambieranno il funzionamento del suo motore di ricerca. Verrà adottato un nuovo modello linguistico di machine learning chiamato MUM (Multitask Unified Model) in grado di elaborare e connettere contemporaneamente informazioni attinte da testi, foto e video. Ciò dovrebbe restituire dei risultati di ricerca arricchiti da un contesto, oltre che permetterci di fare domande più puntuali.
La prima funzione basata su MUM sarà “Things to know” ossia degli snippet che appariranno dopo una ricerca e che fungeranno da ricerche correlate.
La seconda funzione suggerirà ulteriori ricerche possibili.
La terza funzione riguarda i video. Quando cercheremo un video, Google suggerirà nuove ricerche sulla base di quello che ha ascoltato nel video trovato.
Inoltre saranno potenziati i nuovi modi per cercare informazioni: si potrà scattare una foto con Lens e poi aggiungere una domanda. Ad esempio la foto di una camicia a fiori + la frase “calze con questo motivo” restituirà calze floreali.
Una parte importante dell’evoluzione del motore è la ricerca di cose da acquistare. Google Lens permetterà di scattare una foto di un prodotto e trovare il negozio che lo vende.
Anche le ricerche testuali avranno come risultato dei prodotti, delle guide di stile, dei negozi dove trovarli. Laddove possibile, il sistema indicherà anche se il prodotto è disponibile in un certo punto vendita. Il rischio è che Google si trasformi in una vetrina infinita.
TikTok ha presentato le sue nuove soluzioni per i brand nel tentativo di convincerli a dirottare un po’ di investimenti da Facebook e Instagram (qui trovi un pdf di 36 pagine). La chiamano la nuova era del marketing, ma si tratta dei classici social advertising e influencer marketing (che loro definiscono community marketing). Tra le novità:
TikTok Shopping è una suite di funzioni che permettono di veicolare vendite attraverso l’integrazione con alcuni merchant, tra cui Shopify.
Inoltre sono disponibili i Product Links per mettere in evidenza i prodotti da acquistare nei video e il Live Shopping.
Tra i nuovi formati adv i Collection Ads e i Dynamic Showcase Ads per mostrare prodotti nelle inserzioniPer certificare la misurazione dell’impatto dell’advertising su Brand Lift e Ad Viewability, sono stati stretti accordi con provider terzi (Nielsen, Kantar e altri).
Netflix: dal 28 settembre anche gli abbonati italiani potranno scaricare i primi 5 videogiochi gratuiti. Si tratta di giochi già esistenti sugli store, ma in futuro l’azienda li produrrà autonomamente dato che ha appena acquisito Night School Studio.
📈 Stats
TikTok raggiunge 1 miliardo di utenti al mese dopo 5 anni di vita. Instagram ha tagliato il traguardo nel 2018, dopo 7 anni, e da allora non ha aggiornato i suoi dati. Tutti i dati degli altri social li trovate qui.
Netflix ha pubblicato la classifica degli show più popolari di sempre. Nella maggior parte dei casi si tratta di grandi produzioni, ma qualitativamente mediocri. Il film più visto è stato Extraction (visto da 99 milioni di account per almeno due minuti), la serie più vista è stata Bridgerton (82 milioni).
🔧 Tools & Tips
⚠️ Facebook non mostrerà più le stime puntuali di reach per le campagne pubblicitarie, ma le sostituirà con un’indicazione generica: “specific” o “broad”. Un altro colpo per le aziende.
🎁 Goodies
Gianluca De Rubertis l’ho scoperto grazie a questo pezzo in compagnia di Brunori SAS. Interessante. Buon fine settimana!
Posso dire senza ombra di dubbio che questa è la newsletter più ricca e al tempo stesso schematica e ordinata che abbia letto finora. Per questo ti ringrazio! La consiglierò a tutti